Il contesto
Nel cuore della riserva naturale del West Dorset AONB (Area of Outstanding Natural Beauty), bucolica campagna inglese, suggestivi edifici in pietra del diciannovesimo secolo, da tempo dismessi, attendevano una nuova vita.
La volontà – espressa da un lungimirante fattore locale –, di rendere accessibile a tutti un paesaggio dall’alto valore naturalistico e di migliorare la biodiversità del luogo, cercava una sua realizzazione.
Wraxall Yard è l’esito di questo visionario progetto, connubio tra sostenibilità ambientale e sociale, diventato catalizzatore per ulteriori iniziative, volte a favorire il benessere della popolazione e dei visitatori.
Progetto architettonico
L’accessibilità è parte integrante della bellezza di uno spazio, contribuendo ad accrescerne il valore formale. Questo intervento dimostra, in modo chiaro e convincente, che è possibile andare oltre il concetto di design specializzato (ad uso delle persone con disabilità). In effetti, il progetto rende tangibile l’idea di un design unico, elegante e minimalista, che risponde alle esigenze – funzionali ed estetiche – di tutti.
L’accurato lavoro di ristrutturazione ha trasformato gli antichi fienili in cinque case vacanze, distribuite attorno ad una corte interna, ridisegnata come un giardino botanico della biodiversità e cuore della composizione architettonica.
Da qui, infatti, si aprono passaggi coperti e scorci visivi che inquadrano la natura circostante e che mettono in contatto diretto il costruito con l’intorno agreste.
Uno di questi collegamenti permette di raggiungere il parcheggio ospiti posto sul retro, le cui superfici in duro e accessibili si alternano a superfici drenanti.
Un secondo passaggio è connesso ad un nuovo percorso, dove sono state implementate misure di agricoltura rigenerativa (quali l'introduzione di api mellifere selvatiche e la creazione di pascoli boschivi). Questa passerella in legno – che permette un’immersione nel paesaggio – è dotata di un bordo rialzato di sicurezza e, grazie alla posa ravvicinata delle assi dalla finitura regolare, è utilizzabile nella sua interezza.
In luogo di inserire rampe e dispositivi ausiliari, i progettisti hanno scelto di lavorare sulla topografia del terreno, per raccordare le diverse quote e creare camminamenti con lievi pendenze.
L’accessibilità è palpabile, ma non si vede.
Con lo stesso principio, sono state concepite le soluzioni per l’architettura d’interni.
Il layout degli ambienti è generoso: ciascun alloggio offre una zona giorno con cucina attrezzata, locali sanitari privati e due camere ospiti. Ampie superfici di manovra e percorsi diversificati di circolazione incrementano la fruibilità interna, affidata anche ad una sapiente scelta dei dettagli.
Il top della cucina, libero da basi e arredi, è dotato di un sistema sali-scendi per adattarsi alle esigenze degli ospiti.
I letti, dal design essenziale, sono tutti regolabili in altezza per un uso intuitivo e flessibile.
I bagni hanno uno stile minimalista, ma funzionale: il lavabo è costituito da un monoblocco in conglomerato minerale non poroso che integra due grandi fessure, da usare come elementi di sostegno o come porta-asciugamani.
In una delle camere da letto con locale sanitario en suite, un binario per il sollevamento delle persone che hanno maggiori difficoltà a muoversi, è nascosto nella parte inferiore della trave ed il motore è facilmente smontabile quando non serve.
Un’attenzione specifica è stata posta allo studio del colore, con il doppio scopo di riprodurre all’interno i colori di una scenografia campestre e di favorire il wayfinding: la finitura grigio scuro del pavimento in cemento GGBS, per esempio, crea un forte contrasto cromatico tra le pareti e l'arredo dai toni pastello, così come le maniglie delle porte che, con la loro tinta scura, sono facilmente individuabili sulla superfice chiara delle porte.
Per le persone con disabilità uditiva sono stati installati allarmi antincendio a vibrazione; interruttori, appendiabiti e ganci sono posizionati ad un’altezza raggiungibile dalle persone in carrozzina e dai bambini.
Oltre agli appartamenti, sono stati ricavati spazi comuni – dove sono svolte regolarmente riunioni, workshop, seminari – che rappresentano un punto di incontro anche per la collettività.
Partecipazione dei fruitori finali
Il processo di progettazione ha incluso due importanti collaborazioni: gli architetti hanno lavorato a stretto contatto con il CAE Centre for Accessible Environments – principale autorità Regno Unito in materia di progettazione inclusiva – e con le persone con disabilità.
Questa modalità di lavoro è stata altamente proficua perché ha permesso di comprendere meglio esigenze e desideri di una rappresentanza di futuri ospiti della struttura e, allo stesso tempo, di trovare soluzioni spaziali belle ed adatte a tutti.
Il risultato è sorprendente: dal 2022, anno della sua inaugurazione, più della metà delle richieste di alloggio provengono da famiglie con persone con disabilità e la restante parte da villeggianti senza disabilità.
È quindi evidente che spazi inclusivi e ben concepiti dal punto di vista estetico siano graditi proprio da tutti.
Informazioni generali per la progettazione (normativa tecnica svizzera)
Secondo SIA 500
- Rivestimenti: nelle zone esterne, i graticolati in legno (simili a quelli della passerella esterna) sono considerati idonei rispetto alla transitabilità con sedia a rotelle, deambulatori e simili (esigua resistenza al rotolamento) e alla percorribilità (assenza di ostacoli).
In generale, i materiali lignei sono più o meno adeguati a dipendenza della finitura della superficie (scanalata, segata, piallata ecc.) e dal tipo di legno.
Nelle zone interne, il calcestruzzo o rivestimento in cemento talocciato (simile alla pavimentazione scelta per gli appartamenti) è classificato molto idoneo.
- Camere ospiti: negli esercizi che ospitano persone, il 3% delle camere deve essere - come camera doppia o con più letti - di tipo I (adatta alle sedie a rotelle) e il 20%, di preferenza tutte, di tipo II (adeguate per persone con disabilità motorie).
- Cucine: in quelle lineari e a L, davanti al lavello e ai fornelli deve essere disponibile uno spazio libero di almeno cm 140x170; in quelle a disposizione parallela (per es. con modulo isola) è da garantire una distanza min. di cm 120.
È da prevedere un piano di lavoro tra il lavello e i fornelli; distanza tra gli elementi min. cm 25 e max cm 90. Un piano di lavoro con spazio libero sottostante per sedie a rotelle di almeno cm 60x110 deve essere ricavato o deve poter essere realizzato.
- Impianti di allarme: devono essere dotati di sistemi di informazione visivi e acustici e funzionare anche in caso di interruzione di corrente.
Testo di Caterina Cavo