Lido San Domenico di Lugano

Una riqualifica sostenibile nel segno dell’accessibilità

Il contesto urbano 
Il Lido San Domenico è uno di quei luoghi nascosti, tipici di un Ticino antico, dove la popolazione locale può ritrovarsi e, magari, incontrare il viaggiatore venuto da lontano. 
All’ombra di alberi dalle chiome generose, il Lido si sviluppa su un terrazzamento a sbalzo sul lago ed è raggiungibile percorrendo una strada stretta tra le case ed il pendio. 
Una sezione a diversi livelli caratterizza questa porzione di territorio: la struttura balneare, infatti, è posta ad una quota inferiore rispetto alla strada pubblica (Sentiero di Gandria), mentre, per avvicinarsi alla zona d’entrata all’acqua, è necessario scendere ulteriormente verso il lago. 
Questa particolare conformazione impone la messa in campo di soluzioni architettoniche ideone per consentire, a tutti gli utenti, di fruire dello spazio pubblico.
Con questo obiettivo, il Comune di Lugano ha promosso la riqualifica dell’infrastruttura secondo i princìpi di sostenibilità e inclusione. 

 

Progetto architettonico
L’intervento è stato configurato attorno a due punti principali, tra loro correlati: la realizzazione di un nuovo elemento urbano – la piazza – punto di incontro per la popolazione e l’adeguamento degli spazi alle esigenze di accessibilità, eseguito in modo puntuale e misurato.
Il Sentiero di Gandria prende avvio dal parcheggio pubblico di Castagnola, dove è a disposizione un posto auto adatto alle sedie a rotelle; di qui la strada diventa pedonale e raggiunge l’area di pertinenza del Lido. 
Per raccordare la citata differenza di quota tra il Sentiero e la quota dell’infrastruttura, viene disegnata una nuova rampa al 6% (in luogo della scala esistente), intervallata da un pianerottolo centrale.
L’accesso al Lido è così valorizzato dal nuovo spazio pubblico, una piazzetta di quartiere, la cui piantumazione con essenze locali ne permette l’utilizzo anche durante i periodi più caldi. 
La rampa è delimitata da muri in pietra che fungono da elemento di sicurezza (ferma ruota) e che, alla quota della piazza, diventano sedute e invitano a momenti di socializzazione. 

I percorsi interni allo stabilimento balneare, così come l'area dehors, sono stati rinnovati e posti ad un unico livello, grazie alla posa di una pavimentazione in lastre di pietra (porfido e granito, con inserti di marmi e sasso di caprino), recuperate dai magazzini comunali. Il riutilizzo del materiale a deposito, selezionato in base alle caratteristiche di accessibilità (transitabilità con mezzi, percorribilità a piedi, sicurezza antisdrucciolo), rappresenta un plus valore del progetto. Tutti i rivestimenti presentano finitura fiammata e giunti sigillati, che realizzano superfici complanari e ben fruibili dalle persone in sedia a rotelle.

Risulta idoneo anche il rivestimento in dadi di porfido e granito a finitura fiammata, utilizzato per la rampa e per il camminamento che conduce verso l’area di avvicinamento all’acqua. 
Quest’ultima è stata dotata di una piattaforma, installata sulla scala esistente e di un sollevatore idraulico per la discesa nel lago.

Completano il progetto, la realizzazione di due nuovi bagni adatti alle sedie a rotelle (uomini e donne) e l’equipaggiamento di mezzi ausiliari nelle docce comuni esterne.

 

Partecipazione dei fruitori finali
In merito all’impianto generale del progetto e in fase di sviluppo dei piani, sono stati coinvolti gli specialisti dell’accessibilità (Centro di Competenza Design for All di inclusione andicap ticino) e le persone con disabilità. Ad opera conclusa, al fine di ottenere uno riscontro circa il grado di accessibilità dello spazio, è stato promosso un confronto con una persona che si muove in sedia a rotelle e appartenente al gruppo di interesse. Si è così potuto eseguire un test pratico sull’idoneità delle pavimentazioni, sulla mobilità all’interno degli spogliatoi e dei bagni (spazio libero, lay-out interno, equipaggiamenti presenti) e sulla fruibilità della rampa.  Da questo confronto sono emerse alcune migliorie che la Città di Lugano ha preso in carico, a favore dell’inclusione.

 

Informazioni generali per la progettazione (normativa tecnica svizzera)
Secondo SIA 500 e SN 640 075

-Rampe: pendenza max del 6% ed una larghezza min. di 120 cm (o min. di 180 cm nei luoghi affollati). All’inizio e alla fine delle rampe, come pure davanti a porte e passaggi, individuare pianerottoli privi di pendenze (lungh. min. 140 cm; in caso di cambiamento di direzione di marcia di oltre 45°: sup. min. 140x140 cm ). In caso di dislivelli superiori a 150 cm, predisporre di preferenza pianerottoli intermedi.

-Scale: di preferenza rettilinee e, a partire da n. 16 alzate, dotate di pianerottoli intermedi. Pedata min. 28 cm, alzata max 17,5 cm; ideale: pedata 30 cm, alzata 16 cm. Munite di corrimano facilmente accessibile, gradini demarcati.

-Corrimani: da posizionare a 85 cm fino a 90 cm dal bordo anteriore delle pedate e dalla superficie del pianerottolo, devono superare la lunghezza delle scale a entrambe le estremità di almeno 30 cm e proseguire ininterrottamente in caso di cambiamento della direzione di marcia.

-Rivestimenti: l'idoneità dipende dalla transitabilità con sedia a rotelle, deambulatori e simili (esigua resistenza al rotolamento); dalla percorribilità (assenza di ostacoli); dalla sicurezza antisdrucciolo (contrasto al rischio di scivolamento).

-Stabilimenti balneari: scaletta d’entrata con gradini (altezza pedate 15 cm e corrimano da entrambi i lati a distanza 60-65 cm). Ingresso agli stabilimenti con rampa o dispositivo di sollevamento, a seconda delle caratteristiche della riva.

Per maggiori informazioni consultare anche: SIA D0254 Impianti sportivi senza ostacoli – Raccomandazioni per l’applicazione della norma SIA 500. 


Testo di: Caterina Cavo

 

    

Scheda progetto

Anno: 2022-2023
Localizzazione: Lugano-Castagnola (CH)
Progetto: Enrico Sassi architetto
Ente promotore: Comune di Lugano, Divisione Spazi Urbani
                              Spazi Pubblici
Consulenza accessibilità: Centro Competenza Design for All
                                         
Fotografie:  inclusione andicap ticino© - 
                   V. Barberis - Atelier Mattei (foto da 1 a 8);
                   Marcelo Villada (foto 9) 
Ringraziamenti: Nicoletta Crivelli, Città di Lugano
                            Dana Paris, gruppo di interesse

Galleria fotografica

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