Il Processo Design for All permette di ottenere spazi, prodotti e servizi per tutti. Per sviluppare soluzioni che esprimano la diversità umana, è necessario che l’utente abbia un ruolo specifico all’interno dell’iter progettuale.
L’obiettivo è raccogliere input, informazioni e suggerimenti che l'architetto possa interpretare e restituire in soluzioni spaziali alle diverse scale del progetto. Solo in questo modo è possibile superare la logica soggettiva degli "addetti ai lavori" e realizzare spazi che rispondano alle esigenze e ai desideri dei fruitori finali - con e senza disabilità - (siano questi utenti, visitatori, lavoratori, ecc.).
Il Centro di Competenza promuove e organizza la pratica partecipativa, caposaldo del Processo Design for All. La fase partecipativa, a dipendenza del contesto e degli obiettivi del decisore, è strutturata secondo modalità e strumenti differenti.
Per il progetto Domus Lusanigh, nuovo quartiere di Bellinzona Carasso, promosso dalla fondazione per l’inclusione, il Centro di Competenza ha programmato diversi workshop, formato e lavorato con due gruppi di lavoro. Il metodo scelto per questa occasione è il World Café, che prevede alcuni tavoli di confronto ove dibattere su una specifica tematica. Ad ogni tavolo siede un mediatore (guida della discussione) ed i partecipanti al gruppo di lavoro, che si muovono nelle diverse postazioni per portare le proprie idee e condividerle con gli altri interlocutori.
Informazioni sul Processo Design for All sono reperibili qui
